CRAK

CRAK Brewery s.r.l.

La storia del birrifcio CRAK può essere citata come esempio per tutti gli appassionati che, dopo inizi da semplici homebrewer, hanno intenzione di fare il salto di qualità.

Anthony, Marco e Claudio decidono nel 2012 di trasformare la loro passione in qualcosa di più e non si abbattono di fronte alla mancanza di risorse necessarie all'acquisto di un impianto di proprietà: intraprendono un percorso per gradi fondando Birra Olmo, una beer firm in provincia di Padova.

Come spesso accade, il percorso non è tutto rose e fiori: incomprensioni con i proprietari degli impianti sui quali producono e l'impossibilità di intervenire liberamente sugli stessi ostacolano il raggiungimento di uno standard qualitativo elevato. Marco decide quindi di confrontarsi con altri produttori e matura importanti esperienze presso Brewfist e Buxton Brewery. Nel 2015 viene quindi fatto il grande passo acquistando un impianto di proprietà da 40 ettolitri diventando microbirrificio: questa completa rottura col passato viene evidenziata anche con la scelta del nome Crak (anche acronimo di Creative Revolution Alternative Knowledge).

Caratterizzato da un approccio non convenzionale, Crak si è concentrato su birre innovative, sperimentando con ingredienti insoliti e dosi generose di luppolo, mantenendo sempre un impegno verso l'equilibrio e l'integrità.

Crak ha una particolare passione per il luppolo, essendo la prima birreria italiana a recarsi nella Valle di Yakima nel 2017 per selezionare personalmente i migliori luppoli. Questo si riflette nelle loro birre IPA, DDH IPA e NEIPA, con un profilo aromatico unico dato dal terroir specifico di ogni lotto di luppolo.

Birre Invecchiate in Botte: Fin dai primi giorni, Crak si è dedicato alla creazione di birre invecchiate in botte, sperimentando con IGA, birre con frutta della propria fattoria, Barley Wine e altre varietà ispiratrici.

Agricoltura e Sostenibilità: Crak non è solo un birrificio, ma anche una fattoria. Coltivano orzo da birra, frutta fresca per le loro Ale acide/selvatiche e hanno avviato una sperimentazione agricola di luppoli. Inoltre, praticano l'apicoltura per promuovere la pollinazione e produrre miele per alcune delle loro birre.

Riconoscimenti: Crak è stata riconosciuta come "Birrificio dell'Anno" nel 2018 e nel 2023, un tributo alla loro qualità e innovazione nel settore birrario.

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